Viva l’Italia … dove il “rispetto”è un optional

Bellissima ieri la mia città, anzi bellissima sempre, ma ieri quel passaggio delle freccie tricolori l’ha resa emozionante.

Lodevole l’iniziativa di voler lanciare un segnale di speranza all’Italia intera pennellando i cieli delle città con i colori della nostra bandiera considerando anche l’imminenza della festa del 2 giugno. Faccio uno sforzo e taccio su costi, crisi economica, speranza in altri messaggi, ecc, ecc.

Non riesco però a tacere su quanto sia stato meno bello lo spettacolo, rimandato dalle foto o video, dell’assembramento che si è formato a causa dell’afflusso di persone nel nostro, non grande, centro storico che ha scatenato anche una discreta polemica. Non riesco ad imputare la responsabilità di tale assembramento al sindaco, non è sua l’iniziativa di far passare le frecce nel nostro cielo e non poteva nemmeno sprangare le porte delle case e non far uscire nessuno, se proprio vogliamo trovare un capro espiatorio, l’iniziativa è del governo che però, non mi sento di condannare più di tanto. Per come la vedo io la maggiore responsabilità sta nell’ignoranza delle persone, nella grande ignoranza che hanno di ignorare le regole e nella poca conoscenza della parola “rispetto”.

“Erano ad un metro di distanza, c’erano i vigili del fuoco a controllare e basta di star sempre a giudicare” ho letto nei social. Non lo so se erano ad un metro, due o tre di distanza e ammetto che le foto possono essere ingannatrici, ma erano tanti per una città come la mia, dove, oltretutto, non più tardi di 3 giorni fa il sindaco si è visto costretto a decretare la chiusura alle 21 di tutti bar, pub, e locali simili, a causa dell’ assembramento formatosi nel weekend e di una rissa tra giovani, le cui immagini hanno fatto il giro d’italia come le frecce tricolore, che si è svolta in pieno centro nel bel mezzo dell’assembramento, con un ferito trasportato in ospedale e risultato anche positivo al virus.

Il lockdown è terminato, la fase 1 uno anche, sta per ferminare la fase 2, ma, se andiamo avanti così, inizierà la fase 3? Vorrei non giudicare, ma le regole sono le regole e vanno rispettate se non per noi stessi, almeno per gli altri. Inoltre, di tutti quegli “angeli” tanto osannati e venerati nel lockdown ci siamo già dimenticati? Gli dobbiamo rispetto perché sono sempre li, sotto alle loro armature che non possono togliere perché per loro è ancora emergenza, a sperare di non ritornare ai numeri dei giorni passati ed allo stress che hanno vissuto.

Il passaggio delle frecce l’ho guardato dal mio terrazzo, assembrata con mio figlio ed il mio pelosetto, ma è stato emozionante lo stesso.

Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
(Dalai Lama)

7 pensieri riguardo “Viva l’Italia … dove il “rispetto”è un optional”

  1. Io me la prendo con il governo, invece. Dovrebbe essere più responsabile dei suoi cittadini, invece fa queste azioni che sono più di propaganda che di vero aiuto.
    Scusa il dente avvelenato, ma tutti i soldi spesi per mettere in aria le frecce tricolori potrebbero piuttosto aiutare tutti quelli che ne hanno bisogno, anche solo per 1€ in più a testa. Per quanto poco, il principio di fondo sarebbe stato diverso.

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    1. Non ti posso dare torto Irene, non ho volutamente calcato la mano sul governo per non aprire il vaso di pandora e finire in galera, ho cercato di apprezzare il momento perchè quando questi aerei sono passati e hanno lasciato la loro scia un pò di emozione l’ho provata veramente, poi a vedere cosa è successo nei dettagli mi è presa una certa rabbia un pò con tutti governo, persone responsabili … è che questo periodo se scateno la rabbia che ho dentro divento pericolosa 😉

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  2. Amo le frecce tricolore , mi rimandano a quel senso di patriottismo che spesso si perde, per colpa del governo, delle istituzioni ma anche di noi stessi che tendiamo a denigrare il nostro bel paese elevando a status simbol dei paesi che a ben vedere non sono migliori del nostro . Ho avuto il piacere di giocare con uno dei piloti delle frecce, quando ancora era un bambino e suo padre lavorava nella caserma dei carabinieri del mio paese e forse è proprio per questo che il loro passaggio mi emoziona ancor di più. Non credo che i soldi spesi per questi passaggi sull’Italia incidano particolarmente sui conti dell’aeronautica militare che dovrà comunque mantenersi “allenata”. L’assembramento, non solo nella tua bellissima città, si sarebbe potuto evitare semplicemente avvisando i cittadini (con largo anticipo ) che non sarebbe stato consentito riversarsi nelle strade e che sarebbero fioccate multe. Ciascuno di noi avrebbe potuto partecipare all’evento da casa propria , al limite con un paio di amici, organizzando anche dei flash mob in totale sicurezza . Credo davvero che in un’occasione simile il governo avrebbe potuto fare di più .

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    1. Purtroppo un esponente del governo ha anche pensato di intervenire contro il sindaco e la sua presenza con la fascia tricolore … vabbuò a volte mi chiedo quanto dietro a tante esternazioni ci siano siano più i giochi politici che quello che dicono.

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  3. Ciao, da torinese…di provincia mi sono rammaricata di non aver potuto assistere all’emozionante volo delle Frecce dal vivo, ma solo in differita. E ti credo quando dici che è stato un bello spettacolo e un bel segnale. Sulla gestione dell’evento invece non mi espongo – anche io come altri tuoi letturi quassù, dopo mesi ad assommare rinunce su rinunce, potrei non essere molto politically correct, ecco;-)

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  4. Ciao! Un periodo complicato per tutti, in cui essere politicallý correct è sempre più difficile, ho cercato di cogliere il positivo dell’evento ma sicuramente da dire ce ne sarebbe molto

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